MI SONO INONDATO DI LUCE

Mi sono inondato di luce,
questa mattina,
stringendo per il saliscendi
della lunga strada

Che dagli aguzzi
di questi monti
mi ha condotto
ai frizzi del mare.

Ho aspirato correndo
l’aspro odore dei pini
e visto i cancelli delle ville
aggrappate alle rocce.

Ho frenato agli stretti
camminamenti degli asini,
con gli sgangherati
steccati d’accesso,

E ad una curva,
incontrando una volpe,
che a lunghi passi
ha guadagnato la via di casa,

Prima di riprendere il saliscendi
menante alla cala del fosso,
dove ho ascoltato il brioso
tramestare dell’acqua.

Proprio lì,
prima dell’ultimo
tratto che m’avrebbe
portato in città,

Mi sono fermato a pensare
ai nostri saliscendi di una vita,
alle corse ad agli arresti,
col turbinare pauroso,

Che hanno agitato
l’intera nostra stagione, così
piena dello scorrere molteplice
di tutte le nostre stagioni.

A tutto questo ho pensato
e a tanto altro ancora
mentre, alzando gli occhi,
mi sono inondato di luce,

Mi sono inondato di te.

A Vieste per l’Europa, 24-27 ottobre 2000

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